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giovedì 28 agosto 2008

...Augrabies National Park II !!!

Ci organizziamo per tornare alle Augrabies e così ci compriamo due panini al volo ed iniziamo il percorso in macchina. Quello che ci si presenta è un paesaggio inaspettato. Per un momento percorrendo quella strada che portava ai vari punti panoramici abbiamo avuto la sensazione di aver fatto un viaggio nel tempo e di essere tornati indietro al duemilatre, al nostro mitico viaggio in Australia. In alcuni punti sembrava di vedere i paesaggi delle Devil’s Murbles ed in altri punti Ayer’s Rock. Che emozione intensa !!!
Tornando ai punti panoramici ognuno ci ha colpito per qualcosa. Moonrock ci è rimaso impresso perché sembrava un paesaggio lunare. Siamo saliti fino al punto più alto da cui si godeva una vista stupenda e li abbiamo fatto picnic. ...ragazzi che salita !!! ...non cammino sulle strade normali, ma su quelle accidentate ed impegnative dò prova di essere davvero un animaletto da deserto.
Dopo non so quanti scatti abbiamo ripreso il percorso. Il secondo punto panoramico è Ararat. Ci lasciato senza parole. Saliti fino in cima ci siamo trovati di fronte ad un panorama spettacolare con vista in due punti diversi della gola. Terzo punto meno bello (forse solo perché arrivavamo dal precedente). L’ultimo punto detto Echo Corner era caratterizzato dall’eco della vallata, appunto. Sulla via del ritorno i miei genitori mi hanno perso (addormentata di schianto) dopo le fatiche delle varie salite e questo gli ha permesso di fare un’altra fumata che rimarrà tra le mitiche insieme ad altre della vacanza. Narghilè più vino ad Ararat. Che si può desiderare di più ??? Dopo questa parentesi fuori programma, ma piacevolissima, abbiamo deciso di lasciare anche le Augrabies per Upington, ma solo perché il giorno dopo ci attendeva il volo per JHB.
Siamo stati tentati di fermarci nel parco per la notte ma il buon senso ha prevalso. Peccato, non scorderemo mai i panorami del Kalahari, momento selvaggio e primordiale.

mercoledì 27 agosto 2008

...a cavallo al Khamkirri !!!

Al mattino (28) decidiamo di fare un giro a cavallo. Il posto che organizza il giro è il Kamkirri, è un po’ sperduto e per arrivarci dobbiamo prendere la barca ed attraversare un fiume. Ma tutto ciò a noi diverte molto.
Facciamo un giro a cavallo di una mezz’ora. Io voglio un cavallo tutto per me ma il ragazzo che organizza ci fa trovare solo un solo cavallo per due …ma questo lo sa che è già la quinta volta che vado a cavallo ???

...Augrabies National Park I !!!

…il 27 partiamo alla volta di Upington dove sosteremo per il pranzo. Ma la nostra meta sono le Augrabies National Park.
Ci fermiamo nella guesthouse prenotata “The Falls”, bellissima, giusto il tempo di lasciare i bagagli e poi puntiamo verso il parco. Facciamo in tempo a fare un giro a piedi fino alle cascate. Che belle e che bel percorso !!! ...mi aggiro tra pietre e ponticelli tutta eccitata. Riusciamo a vedere quattro punti panoramici delle cascate.
Restiamo fino al tramonto ma purtroppo Papà cade rovinosamente da una roccia e si fa male. Nulla di serio ma la caduta ci smonta un po’ il morale.
La sera ceniamo nel parco. Ci spiace molto non aver prenotato dentro. Stare nei parchi è una sensazione unica e ti sembra di vivere di più colori e profumi del paesaggio. Ma la nostra guesthouse è carinissima e non ci lamentiamo...

martedì 26 agosto 2008

....delirio, verso le Augrabies Falls N.P. !!!

...musica a palla !!!

...ritorno al Twee Rivieren !!!

…il mattino seguente (26) lasciamo frettolosamente, ma solo per il freddo, la nostra bellissima tenda e via… questa volta verso il Twee Rivieren. Ancora paesaggi sconfinati del Kalahari. Cominciamo a renderci conto che è il nostro ultimo giorno in questo deserto selvaggio e ci piange il cuore. Man mano che ci avviciniamo al campo gli avvistamenti degli animali sono sempre più numerosi, qui gruppi notevolissimi di springbok come non ne abbiamo mai visti.
Arriviamo abbastanza presto al nostro cottage e questa volta nessuna cena fai da te. Ci godiamo un po’ questo cottage carino più simile a quello di Nossob. Questo campo essendo all’ingresso del parco è molto più organizzato, dotato di ristorante e market, ma la nostra pasta nel deserto e le nostre colazioni arrangiate ci mancheranno. Dopo il tramonto e la cena non rinunciamo certo a scaldarci con il nostro fuocherello che è diventato una piacevolissima abitudine. Purtroppo ultima notte nel deserto …e stellata mitica !!!

...al Kalahari Tent Camp !!!

…il giorno successivo (25) più soft perché gli spostamenti sono stati meno pesanti. Abbiamo cercato tenacemente sia i leoni sia la cheeta (ghepardo), ma di loro nessuna traccia.
Questo giorno è stato comunque particolare e da ricordare perché abbiamo dormito al Kalahari Tent Camp, qui ci hanno assegnato una luxury tent. Bella, con arredamento africano, cucina completa di tutto e soprattutto in posizione fantastica con un paesaggio mozzafiato e una pozza d’acqua poco distante. La particolarità del campo è data dal fatto che non è difeso, nel senso che non ha la recinzione su tutto il perimetro del campo, ma ogni tenda ha la sua protezione adeguata, scarsa in realtà… ci è piaciuto così tanto che a pranzo abbiamo deciso di fare una sosta. Ero eccitatissima all’idea di godermi un po’ questa tenda così diversa dalle precedenti “casette”. Ci siamo fatti la solita pasta e questa volta mentre giocavo tranquilla deliziata dalla presenza delle manguste mà e pà hanno optato per un narghilè diurno. Ma la cosa bellissima è che mentre ci stavamo rilassando alla pozza è arrivato un gruppo enorme di gnu che ci hanno deliziato con la loro presenza. A descriverlo non rende l’idea ma tutto ciò ci ha trasmesso una serenità e una piacevolezza infinita.
Dopo il tramonto, che non ci siamo persi, avevamo deciso di comprare il pollo da fare sul barbecue. In realtà siamo rimasti un po’ scettici per la riuscita di questo braai, ma si deve provare tutto !!! La sera che freddo e che stanchezza, che emozione dormire in quella tenda . Di notte sentivano tutti i rumori, soprattutto le iene che erano vicinissime ed altri rumori che non siamo riusciti ad interpretare. Forse il vento ??? …la notte abbiamo patito il freddo !!! In realtà sotto le coperte (tre) stavamo da Dio ed io ho dormito tra mamma e papà.

lunedì 25 agosto 2008

...da Nossob al campo base Mata Mata !!!

...il giorno dopo (24) ci siamo spostati verso il Mata Mata. Lungo la strada abbiamo avvistato finalmente i leoni. Erano in tre (una leonessa e due leoni) ma molto lontani. Rimarrà purtroppo l’unico avvistamento dei predatori, ma meglio che niente. Il percorso verso il Mata Mata, più accidentato, è diverso da quello di Nossob ma sempre bello. Quel giorno non sono stati moltissimi gli avvistamenti, ma come sempre il paesaggio ti prende allo stomaco e ti rapisce tutto il tempo. A pochissimi chilometri dal Mata Mata abbiamo fatto il primo avvistamento con le giraffe. Che belle !!! Che eleganza !!! …peccato un po’ distanti, ma per fortuna non sarà l’unico di questa vacanza. Arriviamo al Mata Mata. Ci piace meno lo chalet assegnato ma va bene lo stesso. Facciamo provviste, guardiamo il tramonto …piedino in Namibia (il confine è a due passi) e ci prepariamo un’altra pasta nel deserto per la mia gioia. Ovviamente ai narghile-dipendenti non può mancare la fumata serale in compagnia di milioni di stelle e barbecue acceso per scaldarsi.

...a proposito, son tre anni !!!

...grazie nonni e zii per la festa !!!
P.S. Un bacio a zia Chiara !!!

...verso Nossob !!!

Sin dall’entrata nel parco le emozioni e gli avvistamenti sono state immediate. Terra selvaggia e animali mai visti ...springbok, orici, gru i primi incontrati.
Armati di binocolo e pazienza abbiamo percorso questo tratto di parco sperando anche nell’avvistamento del ghepardo o del leone, ma i predatori sono assai difficili da stanare.
Arrivati alla nostra prima base, Nossob, abbiamo preso possesso del nostro primo cottage. Che bella la nostra prima serata nel parco in pieno deserto. C’era anche una pozza proprio nell’area dove c’erano tutti i cottage, qui era possibile accedergli anche in piena notte... tutti i cottage sono formati di cucina e barbecue esterno. Così ci siamo organizzati la nostra cenetta, pasta al pomodoro (per la mia gioia), sotto le stelle. In più ci siamo fatti dare legna dai campeggiatori vicino a noi e abbiamo acceso il fuoco per scaldarci. Che sensazioni primordiali, bicchere di vino (ma e pà) e stellate infinite.
Quando sono crollata, mà e pà si sono fatti anche una delle prime mitiche fumate nel deserto sotto le stelle. Ma quello che non scorderemo mai di quelle serate sono le stelle sopra di noi. Immense luminose e presenti fino all’orizzonte. Era così tanta la visibilità da vedere nitidamente anche la nebulosa. Abbiamo fatto persino una scappata alla pozza. E’ stata la prima di una serie di nottate fantastiche nel deserto !!!

giovedì 14 agosto 2008

...direzione Kgalagadi Transfrontier Park !!!

Il giorno dopo (23) ci aspetta una giornata molto impegnativa. Spostamento Upington-Twee Riviren (270 km. di cui 30 di sterrato) e Twee-Rivieren-Nossob altri 170 ma di solo sterrato !!! Sapevamo della giornata intensa ma alla fine è andata benone. Ci siamo spostati tutto sommato velocemente ma soprattutto paesaggi e sensazioni hanno lasciato il segno e sanato ogni stanchezza. Da Upington a Twee-Rivieren il paesaggio ci è subito apparso selvaggio e a mamma e papà il ricordo dell’Australia è affiorato velocemente. L’analogia che hanno trovato tra questo posto e la zona di Ayer’s Rock li ha lasciati senza parole. Le dune rosse sono proprio una caratteristica di queste parti e per fortuna ha appagato le tante ore di viaggio.
Io, devo dire di aver “tenuto” bene. Temevano una giornata ingestibile ma tra libri, musica e visorino si sono salvati alla grande.
Una volta arrivati all’ingresso del parco e sbrigate le formalità abbiamo fatto pic-nic con prosciutto di gomma e formaggio di plastica e via verso Nossob…