...il blog viaggia, negli ultimi mesi siamo stati visitati da 129 paesi diversi, gli ultimi ? ...Rep. Congo, Uganda, Giordania, Oman, Barbados... ...qui trovate il nostro viaggio in MESSICO 2023...clikka qui !!!
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lunedì 1 settembre 2025

...i miei due "turistigenitori" in giro per Assisi !!!

...sono tornati qua dopo anni ed anni. In loro ancora il ricordo quel tragico momento...

...che bello: in giro in scooter in Umbria !!!

...hanno noleggiato lo scooter da Bwlla Vespa di Bevagna !!!
...i ragazzi sono stati gentilissimi ed il giro è stato spettacolare !!!

giovedì 28 agosto 2025

...che Dio salvi ...il panino con la porchetta !!!

...quando si va in centroitalia no si può non mangiare il panino con la porchetta !!!
...mamma e papà in Umbria ci si sono abbuffati !!!

...quelle passeggiate in giro per Orvieto !!!

...tra monumenti, negozi e musei !!!
...a proposito, l'agriturismo Santa Rosa di Lubriano era fantastico !!!

venerdì 19 marzo 2021

lunedì 6 aprile 2020

...magari si potrebbe tornare in Umbria !!!

...quest'anno sarà difficile fare un viaggio "importante" all'estero !!!
...sarebbe bello però poter tornare ancora una volta in Umbria !!!

venerdì 17 giugno 2016

...ok ragazzi adesso non si scherza più !!!

...finalmente si va al mareeeeeeee !!!
...preparate, pinne, maschera, gelati, asciugamani, shampoo, merendine e scialuppe di salvataggio, ah ah ah !!!
...a proposito avvertite il bagnino che sto arrivando !!!

lunedì 6 giugno 2016

...Matricola 43089 per il concorso di Rivoli !!!

MATRICOLA 43089
...Ero lì, nel bel mezzo di una guerra, tutti pronti a sparare. Caporale maggiore Matta Giovanni, classe 1889.
Quei tempi sono stati difficili e duri come non mai: attimi di tristezza si alternavano a attimi di nostalgia. Avevo anche una targhetta appesa al collo che significava che quando sarei morto mi avrebbero raccolto e rimandato dai miei parenti. Ero la matricola n°43089, quel numero mi metteva tristezza.
Tutto cominciò il 17 Maggio 1914 mi trovavo nel distretto di Torino, comandamento di Rivoli, via Carlo Emanuele III. Era tutto tranquillo quando il capitano mi chiamò e da li iniziò il lungo e travagliato viaggio sul Piave. Nel tragitto non ho visto altro che bombardamenti e feriti che cadevano per terra come foglie in autunno.
II 27 Giugno arrivammo a San Giorgio e i combattimenti furono davvero devastanti, dentro di me lasciarono delle immagini indelebili, mentre gli austriaci continuavano ad avanzare. All'improvviso degli aerei lanciarono 5 bombe e una non lontana da me, delle quali tengo il ricordo di una scheggia...lavorammo tutto il giorno e
tutta la notte per portare i feriti nei vari campi. Il nemico si trovava a duecento o quattrocento metri dal nostro primo colle, dal principio del monte Spitz.
In un momento di tregua il capitano mi mandò a portare 20 quintali di legna su in montagna, ma scoppia una granata e cade il mulo con tutto il carico facendomi rischiare la licenza. Per fortuna il capitano me la concesse comunque.
Quando tornai mi ritrovai subito in pieno bombardamento e un colpo uccise il capitano. Quel bombardamento mi fece sentire una sensazione di forte nostalgia e mi scivolò una lacrima con dentro tutta la disperazione per aver lasciato la famiglia, gli amici, il figlio...tutto rovinato per colpa di questa maledetta guerra. Il 24 luglio salimmo sul Monte Spitz dove mi imbattei in una grossa vipera che mi stava per attaccare. Si fermò a guardarmi come se leggesse nei miei occhi la paura e il terrore che avevo nell'anima e se ne andò. Ci fu l'ennesimo bombardamento, pensavo che questa volta ce l'avremmo fatta senza sotterrare vite, invece ci fu un'altra carneficina: 200 morti e 80 feriti. I giorni continuavano a passare lentamente e il 19 giugno 1918 finalmente l'attacco austriaco fu respinto. 13 Luglio 1918 tornai a casa.
(Tratto dal taccuino del caporale Maggiore Giovanni Matta)

...questo è il racconto con cui ho vinto il concorso Narrativa Giovani Rivoli 2016 !!!

venerdì 13 maggio 2016

...le cose che ho imparato nella vita !!!

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Paulo Coelho

giovedì 14 aprile 2016

...una lettera di una mamma alla figlia !!!

...un giorno, all’improvviso mentre ti starai pettinando, in silenzio
o mentre ti infilerai una calza ti verrà in mente un mio gesto
e ti ritroverai a sorridere pensandomi.
Un giorno, all’improvviso pedalando veloce sotto le prime gocce
di una calda pioggia di settembre sentirai un odore arrivarti al naso
e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo.
Un giorno, all’improvviso farai qualcosa che facevo anch’io
proprio allo stesso modo in cui la facevo io e te ne meraviglierai moltissimo
perché non avresti mai pensato di potermi somigliare così tanto.
Un giorno, all’improvviso ti guarderai il dorso delle mani
e con il pollice e l’indice ti pizzicherai la pelle, sollevandola
e conterai il tempo che impiega a stendersi pensando a quando lo facevi alle mie mani
Un giorno, all’improvviso ti ritroverai stanca, ad abbracciare un figlio
mi chiederai scusa per le volte che ho pianto sapendo già che ti son state tutte perdonate.
E ti mancherò da fare male ma sarò con te in ogni gesto
o nel muoversi delle foglie nel frusciare di un gatto nel giardino
o nelle orme di un pettirosso sulla neve come solo l’eterna presenza di una madre lo può.
Carolina Turroni
...per te...

giovedì 17 marzo 2016

lunedì 7 marzo 2016

...i Tirannosauri e i Tirannosauri !!!

...noi siamo quelli a destra. O quelli a sinistra ???
Non saprei proprio dirvelo, ah ah ah !!!

mercoledì 17 febbraio 2016

lunedì 9 novembre 2015

...ehiii, anche io avrò i miei occhiali !!!

...venerdì con mamma e papà abbiamo scelto i miei "primi occhiali da vista" !!!
...è stato davvero divertente.
A proposito questi occhiali non sono i miei ma quelli di mamma !!!