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venerdì 7 ottobre 2011

...arrivederci Cuba !!!

...ma quello che più conta è avere una nuova grande avventura da raccontare, un bagaglio in più di saggezza che questo viaggio ci ha regalato. Ci sono state anche note stonate in questo viaggio. Qui non è tutto come a volte ce lo immaginiamo. C’è un popolo sofferente, povero che cerca di raggirare il turista. Ma c’è anche il popolo che ti aiuta, ti apre le porte, ti saluta per strada e vuole conoscerti. C’è la Cuba per il turista con le spiagge da copertina, ma c’è anche la Cuba sporca e trascurata che ti lascia perplesso. C’è il sorriso di un bambino che ti guarda con quegli occhioni scuri che ti fugano dentro e non ti lascia più, ma c’è anche l’jinterios che ti vuole solo spremere fino all’ultimo cuc. C’è il popolo del "corazon" quello di Vinales, che racchiude il vero spirito cubano, la vera disponibilità e il "campesinos" che ti deruba col mojito al miele e i sigari che solo lui sa fare. Ci sono Pepe, Deylin, Rogelio, Maria e Keyla che ti fanno sentire a casa o come in famiglia e la signora di Cienfuegos che grida solo "Liiiiinda" ma che ti rifila un postaccio per dormire. C’è Mattia che ci regala la sua semplicità e il suo buon cuore per un pomeriggio, scorrazzandoci col suo bicitaxi e il fruttivendolo che ci fa assaggiare i più buoni cocktail della nostra vita e che ci regala perle di saggezza dicendo che se c’è lavoro c’è vita per tutti. C’è una Cuba che non ti piace perché troppo trasandata e sporca, ma c’è anche la Cuba che ti rimane dentro con la sua musica e i suoi ritmi senza tempo. Ci portiamo a casa tutto questo e anche di più, consapevoli che forse per Reb questo viaggio era davvero un "po’ troppo", ma alla fine anche lei come noi avrà la consapevolezza che ha conosciuto qualcosa di vero ed unico, che forse fra qualche tempo non sarà più.
E ricorderò con estrema gioia i volti e le situazioni. Reb con i bimbi cubani, Reb con i tamburi a Trinidad dove smaniava perché le regalassimo il tamburo per suonare come quel signore alla Canchanchara . Ricorderò anche la povertà che ho visto. Non so se questo popolo ha avuto così tanto beneficio dal socialismo, però ammetto che è un popolo fiero della sua storia e della rivoluzione estremamente voluta e combattuta. Non so se tornerò a Cuba, ma so che sarà indelebile il ricordo di queste tre settimane vissute intensamente...
Nat

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