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martedì 26 agosto 2008

....delirio, verso le Augrabies Falls N.P. !!!

...musica a palla !!!

...ritorno al Twee Rivieren !!!

…il mattino seguente (26) lasciamo frettolosamente, ma solo per il freddo, la nostra bellissima tenda e via… questa volta verso il Twee Rivieren. Ancora paesaggi sconfinati del Kalahari. Cominciamo a renderci conto che è il nostro ultimo giorno in questo deserto selvaggio e ci piange il cuore. Man mano che ci avviciniamo al campo gli avvistamenti degli animali sono sempre più numerosi, qui gruppi notevolissimi di springbok come non ne abbiamo mai visti.
Arriviamo abbastanza presto al nostro cottage e questa volta nessuna cena fai da te. Ci godiamo un po’ questo cottage carino più simile a quello di Nossob. Questo campo essendo all’ingresso del parco è molto più organizzato, dotato di ristorante e market, ma la nostra pasta nel deserto e le nostre colazioni arrangiate ci mancheranno. Dopo il tramonto e la cena non rinunciamo certo a scaldarci con il nostro fuocherello che è diventato una piacevolissima abitudine. Purtroppo ultima notte nel deserto …e stellata mitica !!!

...al Kalahari Tent Camp !!!

…il giorno successivo (25) più soft perché gli spostamenti sono stati meno pesanti. Abbiamo cercato tenacemente sia i leoni sia la cheeta (ghepardo), ma di loro nessuna traccia.
Questo giorno è stato comunque particolare e da ricordare perché abbiamo dormito al Kalahari Tent Camp, qui ci hanno assegnato una luxury tent. Bella, con arredamento africano, cucina completa di tutto e soprattutto in posizione fantastica con un paesaggio mozzafiato e una pozza d’acqua poco distante. La particolarità del campo è data dal fatto che non è difeso, nel senso che non ha la recinzione su tutto il perimetro del campo, ma ogni tenda ha la sua protezione adeguata, scarsa in realtà… ci è piaciuto così tanto che a pranzo abbiamo deciso di fare una sosta. Ero eccitatissima all’idea di godermi un po’ questa tenda così diversa dalle precedenti “casette”. Ci siamo fatti la solita pasta e questa volta mentre giocavo tranquilla deliziata dalla presenza delle manguste mà e pà hanno optato per un narghilè diurno. Ma la cosa bellissima è che mentre ci stavamo rilassando alla pozza è arrivato un gruppo enorme di gnu che ci hanno deliziato con la loro presenza. A descriverlo non rende l’idea ma tutto ciò ci ha trasmesso una serenità e una piacevolezza infinita.
Dopo il tramonto, che non ci siamo persi, avevamo deciso di comprare il pollo da fare sul barbecue. In realtà siamo rimasti un po’ scettici per la riuscita di questo braai, ma si deve provare tutto !!! La sera che freddo e che stanchezza, che emozione dormire in quella tenda . Di notte sentivano tutti i rumori, soprattutto le iene che erano vicinissime ed altri rumori che non siamo riusciti ad interpretare. Forse il vento ??? …la notte abbiamo patito il freddo !!! In realtà sotto le coperte (tre) stavamo da Dio ed io ho dormito tra mamma e papà.

lunedì 25 agosto 2008

...da Nossob al campo base Mata Mata !!!

...il giorno dopo (24) ci siamo spostati verso il Mata Mata. Lungo la strada abbiamo avvistato finalmente i leoni. Erano in tre (una leonessa e due leoni) ma molto lontani. Rimarrà purtroppo l’unico avvistamento dei predatori, ma meglio che niente. Il percorso verso il Mata Mata, più accidentato, è diverso da quello di Nossob ma sempre bello. Quel giorno non sono stati moltissimi gli avvistamenti, ma come sempre il paesaggio ti prende allo stomaco e ti rapisce tutto il tempo. A pochissimi chilometri dal Mata Mata abbiamo fatto il primo avvistamento con le giraffe. Che belle !!! Che eleganza !!! …peccato un po’ distanti, ma per fortuna non sarà l’unico di questa vacanza. Arriviamo al Mata Mata. Ci piace meno lo chalet assegnato ma va bene lo stesso. Facciamo provviste, guardiamo il tramonto …piedino in Namibia (il confine è a due passi) e ci prepariamo un’altra pasta nel deserto per la mia gioia. Ovviamente ai narghile-dipendenti non può mancare la fumata serale in compagnia di milioni di stelle e barbecue acceso per scaldarsi.

...a proposito, son tre anni !!!

...grazie nonni e zii per la festa !!!
P.S. Un bacio a zia Chiara !!!

...verso Nossob !!!

Sin dall’entrata nel parco le emozioni e gli avvistamenti sono state immediate. Terra selvaggia e animali mai visti ...springbok, orici, gru i primi incontrati.
Armati di binocolo e pazienza abbiamo percorso questo tratto di parco sperando anche nell’avvistamento del ghepardo o del leone, ma i predatori sono assai difficili da stanare.
Arrivati alla nostra prima base, Nossob, abbiamo preso possesso del nostro primo cottage. Che bella la nostra prima serata nel parco in pieno deserto. C’era anche una pozza proprio nell’area dove c’erano tutti i cottage, qui era possibile accedergli anche in piena notte... tutti i cottage sono formati di cucina e barbecue esterno. Così ci siamo organizzati la nostra cenetta, pasta al pomodoro (per la mia gioia), sotto le stelle. In più ci siamo fatti dare legna dai campeggiatori vicino a noi e abbiamo acceso il fuoco per scaldarci. Che sensazioni primordiali, bicchere di vino (ma e pà) e stellate infinite.
Quando sono crollata, mà e pà si sono fatti anche una delle prime mitiche fumate nel deserto sotto le stelle. Ma quello che non scorderemo mai di quelle serate sono le stelle sopra di noi. Immense luminose e presenti fino all’orizzonte. Era così tanta la visibilità da vedere nitidamente anche la nebulosa. Abbiamo fatto persino una scappata alla pozza. E’ stata la prima di una serie di nottate fantastiche nel deserto !!!

giovedì 14 agosto 2008

...direzione Kgalagadi Transfrontier Park !!!

Il giorno dopo (23) ci aspetta una giornata molto impegnativa. Spostamento Upington-Twee Riviren (270 km. di cui 30 di sterrato) e Twee-Rivieren-Nossob altri 170 ma di solo sterrato !!! Sapevamo della giornata intensa ma alla fine è andata benone. Ci siamo spostati tutto sommato velocemente ma soprattutto paesaggi e sensazioni hanno lasciato il segno e sanato ogni stanchezza. Da Upington a Twee-Rivieren il paesaggio ci è subito apparso selvaggio e a mamma e papà il ricordo dell’Australia è affiorato velocemente. L’analogia che hanno trovato tra questo posto e la zona di Ayer’s Rock li ha lasciati senza parole. Le dune rosse sono proprio una caratteristica di queste parti e per fortuna ha appagato le tante ore di viaggio.
Io, devo dire di aver “tenuto” bene. Temevano una giornata ingestibile ma tra libri, musica e visorino si sono salvati alla grande.
Una volta arrivati all’ingresso del parco e sbrigate le formalità abbiamo fatto pic-nic con prosciutto di gomma e formaggio di plastica e via verso Nossob…

...verso Upington !!!

Alle 16 volo per Upington. La prima parte della vacanza è finita. Si apre la seconda parte nel Kgalagadi. Sempre il giorno 22 prendiamo il fuoristrada prenotato (assolutamente necessario) e pernottiamo al Libby’s lodge. Carino ma freddo.

...Cape Town !!!

La sera torniamo al “Quay Four” ...si mangia davvero bene. ...la sera è ancora narghilè ...non se ne può più !!! Il giorno dopo (22) facciamo un giro nella città, non ci esalta particolarmente. Direi che il suo fascino è data più dalla spettacolare Table Mountain, il Capo di Buona Speranza il Waterfront e le spiagge. La città in sé non sa di molto. Comunque riusciamo a fare un giro anche al Green Market per un po’ di shopping e tornando al Waterfront compriamo il coccodrillo di legno che avevamo visto il pomeriggio prima.

mercoledì 13 agosto 2008

....auguri mamma !!!

...ai giardini Kirtenbosch !!!

Per la sera torniamo al Waterfront e mangiamo a base di pesce al “Quay Four”. Davvero Ottimo.
Si torna a casa stremati nella mitica stanza-casetta che ci ha riservato il Brewin.
Il 21 partiamo per il Kirtenbosch, i giardini di Cape Town. Bellissimi, davvero ci rendiamo conto di quante specie di piante esistono in Sudafrica (circa duemila). Impressionante !!! Passiamo lì mezza giornata. L’altra metà sostiamo brevissimamente a Hout Bay e vediamo tutte le spiagge famose. Ma il tempo condiziona pesantemente giudizio e impressioni.

...al Capo di Buona Speranza !!!

Dopo questa bella sosta, ci avviamo verso il Capo di Buona Speranza. Qui facciamo sosta a Good Hope e ci inerpichiamo per vedre il panorama che ci si presenta davanti agli occhi !!!
Pà ha una delle sue idee mitiche e decide di lasciare tre nostre foto nascoste per lasciare il segno del nostro passaggio.Da lì andiamo poi al vecchio faro. Per quello nuovo decidiamo di guardarlo dall’alto.
Ci siamo fatti anche una bella sosta culinaria al ristorante del Capo.
Riprendiamo a malincuore anche qui la via di casa.