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martedì 2 settembre 2008

...un'ultimo regalo ???

...l'ultimo arriva domani !!!

...The End !!!

E’ davvero finita questa meravigliosa avventura in terra africana. Ci porteremo nel cuore emozioni, colori, suoni, stati d’animo che non scorderemo mai. Abbandoniamo questo meraviglioso paese con la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di unico, anche per la presenza della nostra piccola che ci ha fatto vivere attraverso i suoi occhi un’emozione ancora più grande !!! …adesso capiamo cosa vuol dire avere il mal d’Africa…
Nat

...all'Elephant Sanctuary !!!

Dopo questa eccitante avventura andiamo a mangiare la pizza a Sun City da Leonardo e poi via a casa a farci un mega bagno. Io crollo durante il percorso del ritorno. Mamma e papà si concediamo un mega bagno nella vasca a due piazze del nostro “Africane” (questo è il nome della nostra “casetta”) e poi mega fumata per chiudere il pomeriggio. In serata torniamo al ranch a mangiare. Lungo la strada accidentata che porta alla nostra guesthouse notiamo una lunga lingua di fuoco che occuperà tutti i miei discorsi per i giorni successivi.
Il giorno dopo (3), l’ultimo ahimè, dopo i saluti al mitico francese, ci rechiamo all’Elephant Sanctuary. Anche qui, scortati dalla guida che ci spiega alcuni dettagli della vita degli elefanti, riusciamo ad avere un contatto unico con questi animali. Prima ci darà l’occasione di dare da mangiare ad uno di loro. E così io con la mia piccola mano metto del cibo nella proboscide dell’elefante.
Sembro un topolino di fronte a questo esemplare enorme. Poi la guida ci permette anche di toccarne uno. La proboscide, le zampe, la pelle corrugata, le orecchie. Che contatto incredibile !!!
Alla fine facciamo anche una passeggiata tenendo l’elefante per la proboscide. Anche l’ultimo giorno fino all’ultimo sarà da ricordare. Chiudiamo la giornata lì mangiando su una terrazza che dà proprio sul punto in cui gli elefanti si muovono e giocano. E così anche mangiando abbiamo l’occasione di osservarli fino all’ultimo momento. Indimenticabile.
Ci avviamo ad Hartbeespoort Dam dove abbiamo letto che si trovano vari mercati dove si può comprare dell’artigianato locale. E così facciamo un giro per gli ultimi acquisti. Siamo davvero alla fine.
...col magone ci rechiamo all’aeroporto.

lunedì 1 settembre 2008

...sui Quad nel parco del Pilanesberg !!!






La mattina (2) mega colazione e il nostro amico francese ci dà una bellissima notizia. Posso fare il giro con i Quad insieme a mamma e papà. Non pensavamo accettassero una bimba così piccola. Ovviamente siamo entusiasti e partiamo verso Sun City dove l’operatore ci porterà a destinazione.
L’esperienza si rivelerà entusiasmante anche e soprattutto perchè è il mio primo giro sui Quad. Non dimostro la minima paura, anzi mi diverto un mondo incalzando papà perché vada più veloce. Ci divertiamo un mondo andando velocissimi su un percorso del parco, vario e accidentato. Ho un casco più grande di me. Alla fine del giro siamo tutti sporchi di polvere rossa, ma felicissimi ...ho superato anche questa prova. Sono davvero un mito !!!

...ultimi avvistamenti al Pilanesberg !!!

Ci fermiamo a mangiare al ranch, buona cucina. Per il pomeriggio visto la vicinanza al Pilanesberg decidiamo di farvi un’altra puntatina e così altro giro e di nuovo un altro contatto con gli elefanti: torniamo verso il tramonto alla nostra guesthouse, davvero incantevole, somiglia nello stile al “Chrislin” del primo giorno.

venerdì 29 agosto 2008

...alla Lion Farm !!!

Arriviamo al Bakubung con le ali ai piedi. Anche il Bakubung sarà per noi una sorpresa. La cena al buffet è davvero spettacolare e anche il posto è davvero bello. Tutto in stile africano e perfettamente organizzato. Qui non abbiamo uno chalet ma una stanza molto grande. Mà e pà concludono la giornata con la solita fumata, questa volta nel terrazzino con vista sulla pozza abitata dagli ippopotami. Al mattino (1) ci svegliamo e facciamo un ottima colazione all’aperto accompagnata da uccelli variopinti che Reb tenta inutilmente di inseguire. Anche la colazione si trasforma in un contatto con gli animali, incredibile !!! Davvero a malincuore abbandoniamo questo posto che ci ha regalato così tante emozioni. Non vorremmo più andare via. Ci avviamo verso la guesthouse che ci ospiterà per i prossimi due giorni, “l’Authentique”, gestita da un francese simpaticissimo. Lasciati i bagagli ci avviamo alla Lion Farm e anche qui comincia una giornata da incorniciare…
Visitiamo la fattoria accompagnati da una guida. Ci porta subito dai leoncini di due e tre mesi. Non ho più aggettivi… per descrivere l’emozione provata nell’accarezzare quei “gattoni”. Io mi ci avvicino timidamente ma quando vedo mamma e papà convinti, mi faccio coraggio e li accarezza con gioia. Non crediamo alle nostre orecchie quando la guida ci dice che possiamo prenderne uno in braccio per fare delle foto. Un cucciolo di leone in braccio… non è possibile, è proprio vero !!!
Anche io vorrei prenderlo ma il cucciolo è grande quanto me. Usciamo dalle gabbie e andiamo a vedere altri esemplari di età diverse. La guida ci spiega che da cinque mesi i leoncini non sono più avvicinabili perché già troppo aggressivi. Ne vediamo di tutti i tipi ed io rimango sbalordita quando vedo la guida lanciare una coscia di “antipolo” (come lo chiamo io) ai leoni più grandi.
Pensavamo fosse finito il giro, quando ad un certo punto la guida ci chiama per allattare i cuccioli. Mi mette in mano un biberon e quindi comincio ad allattare i cuccioli. Siamo tutti e tre senza parole !!! A turno tocca anche a mamma e papà. E’ davvero bellissimo !!! Quando usciamo da lì siamo ancora su di giri.

... tra Sun City e il Pilanesberg !!!

…il 31 ci si sposta verso il Bakubung dove alloggeremo la sera, si parte per Sun City che è vicinissima al parco. E’ una versione sudafricana di Las Vegas, con statue dorate di leoni, scimmie elefanti. Ettari di spiagge artificiali e tante slot machine. E’ un complesso nato per divertire e lo scopo di mamma e papà quello di farmi passare una mattinata diversa. Devo dire che il complesso in sé è molto stonato messo così vicino al parco ed anche un po’ pacchiano, ma per passarci mezza giornata va più che bene.
Ma la nostra mente è sempre a quei paesaggi e agli animali e così nel pomeriggio siamo di nuovo al Pilanesberg. Appena rientrati avvistiamo subito degli elefanti con dei cuccioli. Davvero un’emozione !!! Facciamo un giro in zone dove non siamo ancora stati il giorno prima. Ad un certo punto ci imbattiamo in un elefante che ha occupato la strada e non fa passare nessuna macchina nè da una parte nè dall’altra. E’ davvero arrabbiato, ogni tanto si fa minaccioso, avvicinandosi a qualche macchina. Dopo qualche minuto alcune macchine si spostano e ce lo ritroviamo proprio davanti. Ci viene incontro muovendo le orecchie …è proprio arrabbiato e per un attimo anche noi ci spaventiamo e facciamo velocemente retromarcia. Caspita che adrenalina vedere un esemplare così grande che quasi ti attacca.
Ritorniamo sulle vie tradizionali e dopo un po’ quando il cuore ha ripreso i suoi battiti normali, vediamo tre enormi rinoceronti a dieci metri da noi. Non crediamo ai nostri occhi. Sono vicinissimi. Ci fermiamo e scattiamo un mare di foto. Tra l’altro siamo quasi al tramonto e c’è una luce stupenda. Sono bellissimi, sono tre rinoceronti bianchi. Chi l’avrebbe detto che saremmo riusciti a vederli così da vicino. Ma le emozioni non sono finite sulla strada del ritorno verso il Bakubung ci imbattiamo in un numerosissimo gruppo di elefanti che attraversa la strada. Davanti a noi sfilano più di una ventina di elefanti di tutte le misure. Rimaniamo a guardare a bocca aperta. Bisogna davvero dire che è stato un pomeriggio emozionantissimo. Impazzisco di gioia quando vedo i piccolini con la mamma e il papà. Sembra di essere dentro un documentario, quasi si possono toccare.

giovedì 28 agosto 2008

...al Pilanesberg National Park !!!

...il giorno seguente (29) dopo la sosta in una guesthouse anonima si prende il volo per JHB e inizia la terza parte di questa intensissima vacanza. Da segnalare la cena della sera prima a Upington al “The Must”, buonissima !!!Arriviamo a JHB e quindi terza macchina. Partiamo subito alla volta del Pilanesberg Park dove abbiamo prenotato al Manyane Resort. Ci danno il nostro chalet e ci rendiamo subito conto che gli animali sono già li vicino a noi, non quelli enormi e spettacolari, ma scimmie e cerbiatti sono ovunque.Per la sera ceniamo al ristorante. Come sempre mà e pà non rinunciano alla fumata e al fuocherello. E chi se li perde in un posto cosi ???
...il 30 inizia ufficialmente il giro nel Pilanesberg. Appena entriamo subito avvistiamo le zebre. Le attendavamo al Kalahari !!! Qui sono numerosissime, tanto che sono davvero ovunque. Dopo poco una giraffa ci attraversa la strada davanti agli occhi per raggiungere le altre ferme da lì a poco.
Il paesaggio è completamente diverso dal Kalahari. All’inizio eravamo persino un po’ sconcertati perché la vegetazione ci sembrava fin troppo fitta ma poi viaggiando lungo i sentieri pian piano abbiamo capito meglio come era organizzato. Questo parco è un insolito complesso di vulcani estinti. Ci sono affioramenti rocciosi nella parte centrale del parco, in particolare nell’area intorno al Mankwe Lake, un lago che è il cratere di un vulcano spento. Ci sono diverse postazioni nascoste da cui si possono osservare gli animali. E così più volte scendiamo dalla macchina per le varie soste. Prima di pranzo riusciamo anche ad avvistare da lontano un rinoceronte bianco. Ci sembra una cosa straordinaria... ma la giornata non è ancora finita.
A pranzo sostiamo in un centro del parco molto ben attrezzato e nel pomeriggio si riparte subito per gli avvistamenti. Passiamo in un punto e finalmente vediamo anche gli ippopotami. Che buffi !!! ...durante questo viaggio ho fatto un grosso miglioramento, ora dico perfettamente “ippopotamo” che una volta era “ippocno”, ma devo ancora lavorare sulla parola “antilope” che per me è “antipolo”!!! Ci sono cinque o sei ippopotami che placidamente e pigramente dormono sulla riva del lago e altri due che escono dall’acqua. Qui gli avvistamenti rispetto al Kalahari sono davvero copiosi. Il parco è molto più piccolo e quindi è chiaro che è meno dispersivo come ambiente. Sulla via del ritorno pensavamo che gli avvistamenti fossero finiti quando ad un tratto scorgo sulla mia destra con la coda dell’occhio ben tre rinoceronti a venti metri da noi. L’emozione è fortissima. Facciamo marcia indietro e ci batte forte il cuore !!! Qui sfruttiamo al massimo il tettuccio apribile per fare foto e guardare da vicino questi stupendi esemplari. Sono una famiglia !!! Mamma, papà ed un piccolo !!! Incredibile !!!
Torniamo al Manyane soddisfatti della giornata. Davvero tante le emozioni oggi. Al ristorante del parco si mangia bene ma come sempre accade durante le nostre vacanze arrivata il “black day” !!! ...cos’è il “black day” ??? è il giorno o il momento in cui succede qualcosa di “terribile” !!! …e infatti la batteria della macchina ci molla. Papà ha lasciato le luci accese !!! Per fortuna nel bar vicino al ristorante abbiamo incontrato una persona gentilissima che siè procurato dei cavi e ha fatto ripartire il bolide ...dopo il mio crollo mamma e papà ...avete già capito ...ovviamente con stelle e fuocherello amico !!!

...Augrabies National Park II !!!

Ci organizziamo per tornare alle Augrabies e così ci compriamo due panini al volo ed iniziamo il percorso in macchina. Quello che ci si presenta è un paesaggio inaspettato. Per un momento percorrendo quella strada che portava ai vari punti panoramici abbiamo avuto la sensazione di aver fatto un viaggio nel tempo e di essere tornati indietro al duemilatre, al nostro mitico viaggio in Australia. In alcuni punti sembrava di vedere i paesaggi delle Devil’s Murbles ed in altri punti Ayer’s Rock. Che emozione intensa !!!
Tornando ai punti panoramici ognuno ci ha colpito per qualcosa. Moonrock ci è rimaso impresso perché sembrava un paesaggio lunare. Siamo saliti fino al punto più alto da cui si godeva una vista stupenda e li abbiamo fatto picnic. ...ragazzi che salita !!! ...non cammino sulle strade normali, ma su quelle accidentate ed impegnative dò prova di essere davvero un animaletto da deserto.
Dopo non so quanti scatti abbiamo ripreso il percorso. Il secondo punto panoramico è Ararat. Ci lasciato senza parole. Saliti fino in cima ci siamo trovati di fronte ad un panorama spettacolare con vista in due punti diversi della gola. Terzo punto meno bello (forse solo perché arrivavamo dal precedente). L’ultimo punto detto Echo Corner era caratterizzato dall’eco della vallata, appunto. Sulla via del ritorno i miei genitori mi hanno perso (addormentata di schianto) dopo le fatiche delle varie salite e questo gli ha permesso di fare un’altra fumata che rimarrà tra le mitiche insieme ad altre della vacanza. Narghilè più vino ad Ararat. Che si può desiderare di più ??? Dopo questa parentesi fuori programma, ma piacevolissima, abbiamo deciso di lasciare anche le Augrabies per Upington, ma solo perché il giorno dopo ci attendeva il volo per JHB.
Siamo stati tentati di fermarci nel parco per la notte ma il buon senso ha prevalso. Peccato, non scorderemo mai i panorami del Kalahari, momento selvaggio e primordiale.

mercoledì 27 agosto 2008

...a cavallo al Khamkirri !!!

Al mattino (28) decidiamo di fare un giro a cavallo. Il posto che organizza il giro è il Kamkirri, è un po’ sperduto e per arrivarci dobbiamo prendere la barca ed attraversare un fiume. Ma tutto ciò a noi diverte molto.
Facciamo un giro a cavallo di una mezz’ora. Io voglio un cavallo tutto per me ma il ragazzo che organizza ci fa trovare solo un solo cavallo per due …ma questo lo sa che è già la quinta volta che vado a cavallo ???

...Augrabies National Park I !!!

…il 27 partiamo alla volta di Upington dove sosteremo per il pranzo. Ma la nostra meta sono le Augrabies National Park.
Ci fermiamo nella guesthouse prenotata “The Falls”, bellissima, giusto il tempo di lasciare i bagagli e poi puntiamo verso il parco. Facciamo in tempo a fare un giro a piedi fino alle cascate. Che belle e che bel percorso !!! ...mi aggiro tra pietre e ponticelli tutta eccitata. Riusciamo a vedere quattro punti panoramici delle cascate.
Restiamo fino al tramonto ma purtroppo Papà cade rovinosamente da una roccia e si fa male. Nulla di serio ma la caduta ci smonta un po’ il morale.
La sera ceniamo nel parco. Ci spiace molto non aver prenotato dentro. Stare nei parchi è una sensazione unica e ti sembra di vivere di più colori e profumi del paesaggio. Ma la nostra guesthouse è carinissima e non ci lamentiamo...